Il podcast di oggi non è da ascoltare come una polemica, bensì come un consiglio ad osservare il paesaggio urbano in maniera diversa.
L’advertising, o per dirla più semplicemente le pubblicità, è qualcosa che giornalmente ci bombarda con l’obiettivo di inserirci in testa l’idea di necessità di qualche bene o qualche servizio di cui forse non abbiamo nemmeno bisogno. E la cosa peggiore è che non abbiamo scelta a riguardo: sulle strade, in televisioni, sui nostri cellulari… non c’è modo di governare questa cosa, la dobbiamo semplicemente subire.
Fatta questa premessa, facciamo focus sui mezzi di trasporto. Avete mai notato come siano aumentati negli ultimi anni i treni ricoperti da spot pubblicitari? O di come siano aumentate le pubblicità all’interno delle banchine? C’è un motivo.
I treni sono dei mezzi che si muovono per il territorio e questo permette quindi di “spostare” la stessa pubblicità su più città. Le banchine e le fermate di bus/tram sono invece luoghi in cui le persone spesso sono obbligate ad aspettare, con pochi sfoghi, ed ammazzare il tempo, magari leggendo ciò che le pensiline ed i muri offrono. Il mondo del marketing l’ha ben capito ed è proprio qui che spesso piazza le sue pubblicità più potenti, in maniera ripetitiva.
Non vi viene in mente nulla? Bè, ve lo dico io allora: si tratta della stessa cosa fatta dai writer e tagger per anni. Scrivere sui treni per poter permettere al proprio nome di circolare e scrivere sulle banchine perchè luoghi difficili da raggiungere e soprattutto con grande passaggio di persone.
Uscire fuori dagli schemi: per i writer la regola è pensare al di fuori delle regole, non siamo così distanti.
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