Lo avevo anticipato nella newsletter qualche giorno fa, ma è ufficiale: Vittorio Sgarbi ha fatto partire le pratiche per il restauro dell’opera “Migrant Child” di Banksy a Venezia.
Sgarbi, sottosegretario alla cultura con delega sull’Arte Contemporanea, è riuscito a trovare una banca finanziatrice disposta a pagare per il restauro dell’opera.
Nonostante il muro abbia meno di 70 anni e l’artista non sia deceduto, Sgarbi si è assunto la responsabilità di procedere con il tutto poiché, trattandosi di opera illegale ogni vincolo viene meno (diciamo che c’è un cavillo per cui se i soldi non sono statali, si può procedere).
Io mi trovo in totale disaccordo: non ho mai accettato l’idea di restaurare opere di street art o graffiti. Comprendo l’importanza di preservare, ma per fortuna oggi abbiamo strumenti come la fotografia o le copie che ci possono permettere di replicare alla perfezione tutto e, perché no, trasportarle all’interno dei musei senza snaturare l’originale.
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