Anche io la penso come te Gian, sono pienamente d'accordo.
A me succede spesso di non essere invitato ad eventi perché io come persona sono troppo "Real". E' un contro senso secondo me. Vogliono creare un ambiente street pagando un sacco di soldi, ma se Rupe gli tagga sulla vetrina lo denunciano invece di dire " Abbiamo una tag Real di Rupe sulla vetrina senza aver pagato". Articolo da Metallo e Cemento!
Bella Carlos! Pensa che la cosa più ridicola è che hanno provato a creare un ambiente street senza pagare i ragazzi che si sono messi a dipingere. Avranno giusto pagati quei 4-5 artisti conosciuti (dai ragazzini eh, senza alcuna "street credibility") e tutto il resto è stato una specie di laboratorio.
Ma son dell'idea che va bene così, ora è facile smascherare queste dinamiche, quindi prima o poi capiranno che si possono fare esperimenti del genere, ma vanno coinvolte le persone giuste
Mi dispiace molto che le cose vadano cosi ma in questo mondo di m. non c'é tempo per piangere. Nessuno ti consolerà se starò male quindi non perdo tempo a stare male anzi mi concentro per fare del mio meglio cercando sempre di creare nuove connessioni per creare eventi mega real.
Ovviamente sono d’accordo con te: questa storia è l’ennesima prova di come il marketing sappia trasformare anche la ribellione in un prodotto da vendere, ma solo nella sua versione ripulita e inoffensiva. Si sfrutta un linguaggio senza comprenderne davvero il significato, senza rispetto per la sua storia e per ciò che rappresenta. Si prende l’estetica, si spoglia di tutto ciò che è scomodo o politicamente carico, e la si rivende come autenticità.
Mi ricorda quando un cliente mi propose di lavorare a una campagna di lancio di un posto legato all'arte urbana usando tecniche di guerrilla marketing – principalmente stencil in strada, ma uno stencil con un messaggio pubblicitario... me lo sono mangiato vivo! 😂
L'ultimo pezzo è l'esempio di quanto ultimamente cerco di spiegare alle persone: è capibile che chi non comprende alcune dinamiche faccia proposte fuori luogo, sta poi a noi decidere da che parte stare. Possiamo accettare tutto o possiamo mettere in discussione tutto :)
Gian, mi fai commuovere 🥺 mi dispiace per la tua mamma, un grande abbraccio ❤️ (l'editoriale chiede un commento più articolato, ripasso nei prossimi giorni 😅)
Anche io la penso come te Gian, sono pienamente d'accordo.
A me succede spesso di non essere invitato ad eventi perché io come persona sono troppo "Real". E' un contro senso secondo me. Vogliono creare un ambiente street pagando un sacco di soldi, ma se Rupe gli tagga sulla vetrina lo denunciano invece di dire " Abbiamo una tag Real di Rupe sulla vetrina senza aver pagato". Articolo da Metallo e Cemento!
Bella Carlos! Pensa che la cosa più ridicola è che hanno provato a creare un ambiente street senza pagare i ragazzi che si sono messi a dipingere. Avranno giusto pagati quei 4-5 artisti conosciuti (dai ragazzini eh, senza alcuna "street credibility") e tutto il resto è stato una specie di laboratorio.
Ma son dell'idea che va bene così, ora è facile smascherare queste dinamiche, quindi prima o poi capiranno che si possono fare esperimenti del genere, ma vanno coinvolte le persone giuste
Mi dispiace molto che le cose vadano cosi ma in questo mondo di m. non c'é tempo per piangere. Nessuno ti consolerà se starò male quindi non perdo tempo a stare male anzi mi concentro per fare del mio meglio cercando sempre di creare nuove connessioni per creare eventi mega real.
Sei bravissimo!!! Meriti tante soddisfazioni
Tempo al tempo my friend!
Ovviamente sono d’accordo con te: questa storia è l’ennesima prova di come il marketing sappia trasformare anche la ribellione in un prodotto da vendere, ma solo nella sua versione ripulita e inoffensiva. Si sfrutta un linguaggio senza comprenderne davvero il significato, senza rispetto per la sua storia e per ciò che rappresenta. Si prende l’estetica, si spoglia di tutto ciò che è scomodo o politicamente carico, e la si rivende come autenticità.
Mi ricorda quando un cliente mi propose di lavorare a una campagna di lancio di un posto legato all'arte urbana usando tecniche di guerrilla marketing – principalmente stencil in strada, ma uno stencil con un messaggio pubblicitario... me lo sono mangiato vivo! 😂
L'ultimo pezzo è l'esempio di quanto ultimamente cerco di spiegare alle persone: è capibile che chi non comprende alcune dinamiche faccia proposte fuori luogo, sta poi a noi decidere da che parte stare. Possiamo accettare tutto o possiamo mettere in discussione tutto :)
Gian, mi fai commuovere 🥺 mi dispiace per la tua mamma, un grande abbraccio ❤️ (l'editoriale chiede un commento più articolato, ripasso nei prossimi giorni 😅)