C'è futuro per la street art?
Arriveremo al punto zero, tutto ripartirà e finalmente torneremo a godere dell'arte spontanea che sta sparendo. O forse no?!
Bentrovato/a, io sono sempre disagian ed in questa newsletter troverai delle riflessioni su ciò che succede nel mondo dell’arte urbana, una raccolta di notizie, qualche consiglio ed un diario sul mese appena concluso. Supporta il progetto cliccando qui
🗣️ “Come vedi la street art fra 50 anni?“
Questo mese voglio affrontare un tema sempre caldo e cioè il futuro della street art. Penso di averlo già detto, ma lo ripeto: per me la street art è spacciata, o comunque va sempre più verso un inevitabile declino. Lo so che si tratta di un pensiero leggermente spinto, ma oggi tutto mi sembra fermo. Con la velocità con cui le cose si evolvono in questo momento storico, quale è stata l’ultima vera innovazione in questo ambito artistico? Ecco, la risposta è che non ce lo ricordiamo poiché praticamente tutto è stato già fatto (forse).
Pensa invece all’evoluzione che la street art ha avuto dagli anni 90 fino ai primi anni 2000. Poi dal 2000 al 2010. Infine dal 2010 al 2020. Quanta gente non aveva idea di cosa fosse la street art fino al 2010? Non ti posso dare un numero, ma è innegabile che la risposta sia “tantissima”. Anche se oggi c’è ancora un buco culturale importante, paradossalmente nei più giovani, tantissime persone si sono avvicinate a questo mondo: proprio questo interesse sta diventando controproducente.
Tanti si avvicinano.
Aumenta l’interesse generale.
La street art diventa mainstream.
La strada è sempre una tela, ma anziché essere usata per smuovere le coscienze (o anche solo disubbidire), diventa un mezzo per farsi conoscere ad un nuovo pubblico per poi vendergli un prodotto. E per farlo si va sul sicuro: si replica qualcosa che ha già funzionato e/o che qualcuno ha già fatto.
Ti faccio un’altra domanda: ricordi negli ultimi due anni un* artist* che ha rivoluzionato la street art al pari dei nomi più conosciuti? Ho chiesto anche a qualche figura del settore e conviene con me che c’è un mare molto calmo attorno a noi.
Qualcuno avrà pensato “Ne posso nominare almeno cinque”. Mi sbilancio nel dirti che questi nomi sono sicuramente dei muralisti. Attenzione: il movimento del neo-muralismo urbano ha oramai intrapreso un percorso parallelo alla più comune street art, dunque in questo ambito non va considerato.
Proprio questo distacco ha fatto sì che il muralismo seguisse dei nuovi canoni e quindi perdesse genuinità. A parte qualche eccezione, la maggior parte dei nuovi muri presenti nelle città nasconde una pubblicità (a volte non la nasconde proprio). Ma di questo ho già parlato in una precedente newsletter che se vuoi puoi recuperare qui.
Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?
Sperare di raggiungere il punto zero e ricominciare
Certo, il mio è un discorso generale, ma prima o poi anche la street art stancherà la massa e sarà quello il momento che noi veri appassionati dobbiamo aspettare.
Oggi la street art è una moda ed arriverà qualcosa che la farà dimenticare ai più. Passeranno gli anni e qualche ragazz* scoprirà cosa è successo in passato, prenderà ispirazione e magari si inventerà qualcosa di nuovo che in pochi noteremo.
Ma quando succederà saremo pronti a dire “la street art è tornata!”
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Il SAMRO, Sticker Art Museum, esce dai confini italiani ed approderà a Cuba. Per la biennale d’arte de la Habana, questo museo/installazione, unico nel suo genere, avrà un suo spazio dedicato! - Qui maggiori informazioni
Se passi da Reggio Emilia fermati allo Spacio C21: fino all’8 Dicembre sarà possibile visitare una mostra dello spagnolo ESCIF dal titolo “SORRY FOR FUKUSHIMA” - Qui maggiori informazioni
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Dopo anni sono finalmente andato a visitare AIELLI ed ho camminato un’intera giornata tra i murales del progetto BORGO UNIVERSO. Mi è piaciuto? MAH. Non si può negare che si tratti di un progetto ben riuscito, ma forse si sta perdendo il senso più profondo dell’arte urbana lasciando sempre più spazio al marketing?
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💡 Idee e tempo libero
Cerco di guardare meno serie possibili, ma ogni tanti qualcuna cattura la mia attenzione follemente e ci tengo a condividerla con te. Presunto Innocente è un thriller veloce, ma devastante.
Giulia ci ha regalato un grande video: in giro con My Dog Sighs ci ha mostrato alcuni dei muri più belli di Portsmouth!
🕵️ About Gian: “…”
Apri gli occhi ed è il primo Settembre. Vai a letto ti svegli ed è il 30. Figa che velocità.
Settembre è da sempre il mese della ripresa per me: si 🔨 su ogni lato, ma c’è da stare attenti altrimenti non finisce bene, tant’è che sono andato KO fisicamente per svariati motivi. La cosa più bella di questa “esperienza” è stata la notte in cui il termometro ha quasi toccato 40° e la mia mente è partita per un viaggio infinito. La mattina seguente mi sono svegliato con solo ed esclusivamente un ritornello nella testa, una cosa nascosta nel mio subconscio da anni. Forse un ricordo di qualche pomeriggio passato a casa con la febbre altrettanto alta? Ecco di cosa parlo:
Sono riprese le partite a calcetto: è impossibile per una persona che ha giocato a calcio 25 anni smettere di farlo. I risultati sono evidentemente scandalosi, ma ci si deve tenere in forma sempre. Per fortuna pareggio tutte le calorie bruciate giocando a calcio bevendo birra (o forse si dovrebbe fare il contrario, punti di vista).
C’è stato un evento bellissimo, che stando a quando hanno detto verrà presto ripetuto a Bologna. “Nessun dorma” è stato un concerto a cui hanno partecipato decine di nomi appartenenti alla corrente dell’indie-pop degli ultimi anni (con anche qualche chicca degna di nota). Oltre al concerto era possibile acquistare alcune opere d’arte di artisti urbani, stampe, fanzine ed informarsi su tematiche decisamente importanti. Tutto il ricavato è stato donato alla causa palestinese.
Ho ripreso a disegnare: sto lavorando per la generazione di un nuovo logo, ma che sbattimento. Era tanto che non sentivo necessità di prendere in mano la matita e mettermi sotto.
Ho iniziato a buttare giù anche le bozze per i nuovi podcast e per dei nuovi video, ma ti chiedo davvero di avere pazienza: non è per nulla facile fare tutte queste cose da solo e quindi devo cercare di organizzare le mie giornate nel miglior modo possibile con anche il dovere di svolgere il mio lavoro in maniera corretta.
Ho potuto visitare in anteprima una mostra a Parma. Era dai tempi del mio travel blog che non partecipavo a viaggi stampa. Sono stato definito “un po’ anarchico” ed apprezzo questa cosa: all’interno di un mondo che conosco fin troppo bene ed in cui è necessario “sorridere sempre” per lavorare è difficile essere una persona fuori dagli schemi. Ogni tanto, però, qualcuno si accorge che il disagio che condivido ha fatto anche cose buone.
Non è finita qui, ma lo spazio a mia disposizione sì.
Sono successe tante cose in questo mese, ma ne ho già parlato a sufficienza su Instagram. Ti auguro un buon Ottobre e come sempre se vuoi fare due chiacchiere ed approfondire qualcosa fatti sentire,
G.
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Una riflessione molto interessante, Gian! Io noto un ritorno allo stencil illegale, ai poster, e a tutto quello che non è muralismo, perché molti artisti si sono resi conto dell'inghippo. Però non so mai se quello che noto è influenzato dalla mia bolla, dagli artisti e curatori che io seguo e ammiro, o se sia un fenomeno più ampio... moltissimi artisti che seguo, ad esempio, non fanno più "murales" da diverso tempo, nella mia bolla il muralismo è già morto 😅😂 eppure non mi sembra che sia così a livello più ampio, su scala nazionale e oltre
Dal Mio Punto Di vista oggi abbiamo un problema, Che e' quello dell' informazione, IL sistema capitalistico fagocita l' innovazione e la sperimentazione rendendo ogni " fenomeno" un prodotto. C' e' solo un prodotto che teme IL capitalismo " IL dissenso" quello Che non e' Una propaganda sterile e puerile, ma quello Che va dentro Nella carne spirituale dell' essere umano,Delle sue contaddizioni, Una Di queste e' l' incapacita' di organizzazione. Che fra l' altro rischia Di sfociare nel resto Di associazione a delinquere. Quindi l' informazione web diventa IL futuro Della street art. L' interelazione tra network quindi rete Di informazione,come sistema informatico Di comunicazione Di fenomeni virtuosi e impegnati Sui diritto umani e informazione divulgata in Strada. Gia' Banksy e Altri hanno fatto notare IL grande potere del QRCode.