Dov'è il problema se Banksy copia?
Banksy non vende nulla: solo una piccola élite può permettersi le sue stampe, ma a scandalizzarsi sono le persone che non possono permettersele 🤔. Non ha senso.
Bentrovato/a, io sono sempre disagian ed in questa newsletter troverai delle riflessioni su ciò che succede nel mondo dell’arte urbana, una raccolta di notizie, qualche consiglio ed un diario sul mese appena concluso. Se vuoi, puoi supportare il mio progetto cliccando qui
🗣️ Il ritorno di Banksy
Questo mese è stato caratterizzato da due avvenimenti: la presenza di Jorit in Russia ed il ritorno di Banksy sui muri di Londra; ma non solo.
Il dibattito più forte è stato sicuramente quello relativo a Ciro Cerullo, in arte Jorit, che nei primi giorni di Marzo è apparso improvvisamente nella città di Sochi dove ha ritratto il volto di Ornella Muti. Qui, durante il festival della Gioventù, l’artista ha richiesto la possibilità di porre una domanda a Putin (riuscendoci) e di scattare una foto assieme con l’obiettivo di dimostrare che “Putin è reale”.
Ho difficoltà a comprendere questo sua atto, ma personalmente non lo condanno poichè Jorit è libero di agire come meglio crede. Se da un lato l’arte torna ad essere propaganda, dall’altro torna anche ad essere un qualcosa che prova a smuovere le coscienze. Quello che rimane è che nel momento in cui sto scrivendo la newsletter, in pochi si ricordano di questo “scandalo”, quindi sarà servito a qualcosa? Dubito.
Verso la metà di Marzo è iniziata a circolare la voce del ritorno di Banksy ed il 18 ecco l’ufficialità: a Londra è apparso un suo nuovo muro e ci sono due principali spunti su cui vale la pena ragionare.
Il primo è che il suo post sui social è un post muto: come al solito Banksy non ci lascia informazioni. Dunque come deve esser interpretato questo lavoro? In molti (spero anche tu) hanno condiviso con me su Instagram la loro visione: si passa dal greenwashing al forte richiamo verso la nuova generazione che oggi colpisce a suon di vernice arancione i monumenti delle più grandi città.
Il secondo è una critica all’artista reo di aver copiato qualcosa di già esistente. Sono in molti ad aver commentato subito che il muro di Banksy richiamava fortemente dei vecchi lavori di 0331C, ed effettivamente è innegabile la somiglianza. Copia? Ispirazione? Non lo sappiamo e mai lo sapremo. Quello che è certo è che trovo assurdo il circo mediatico che anche nel mondo della street art si è creato: quanto può interessare ad una persona che può permettersi un Banksy originale se la stampa è una copia di qualcos’altro? Riflettici e fammi sapere.
Ti lascio inoltre gli ultimi articoli apparsi sul mio sito
📰 News
Nel 2015 alcune opere di Blu spariscono dalle strade di Bologna per finire in un museo: che fine faranno quelle opere? - Guarda il mio reel
Si è svolta a Parigi un’interessante mostra dal titolo “MétAImorphose - Peinture et Intelligence Artificielle” in cui sono state esposte opere di Ravo, artista famoso per le sue rappresentazioni rinascimentali su grandi dimensioni. La stessa mostra arriverà a Varese dal 6 Aprile - Qui maggiori informazioni
Durante la cerimonia dell’8 Marzo il Presidente Sergio Mattarella ha citato alcune figure femminili appartenenti al mondo dell’arte urbana come Alice Pasquini, MP5 e Ale Senso. E’ una delle prime volte che la street art entra nei Palazzi delle istituzioni, peccato si sia usato il termine “street art legale” - Qui maggiori informazioni
E’ apparso un nuovo Banksy a Londra ed è subito febbre da street art. L’opera vuole rappresentare un albero creato con vernice, ma è già stata coperta: forse per non essere rovinata o forse per essere staccata? - Guarda il mio reel
Sono arrivati i cani robot per vigilare le yard: sono apparsi i primi video di questi automi con videocamere e zampe pronti a fotografare chiunque provi ad avvicinarsi ad un treno - Qui maggiori informazioni
E’ stata ufficializzata Frontiera40. Si tratta di un progetto espositivo che si terrà a Bologna per ricordare il quarantesimo anniversario di Arte di Frontiera e che vedrà esposti centinaia di bozzetti e testimonianze del processo creative di varie generazioni di writer - Qui maggiori informazioni
Nel mese di Marzo Nemo’s ha lavorato ad una nuova opera a Firenze in uno spazio connesso al Museo del Novecento. La rappresentazione è una critica molto forte, ma costruttiva, alla città, ma forse a qualcuno non è andata a genio. O forse no. Non si è capito: rimane il fatto che per qualche giorno si è parlato di censura - Qui maggiori informazioni
Ufficializzati a Bari ben nuovi 11 muri per cercare di dare continuità al progetto Quartiere Museale San Paolo. Molti nomi stranieri ed alcuni italiani, cosa che non è passata inosservata e sarà un bel tema di discussione. Ti ho ho parlato della street art di Bari nel mio articolo - Qui maggiori informazioni
📹 YouTube
Ho pubblicato un video sulla street art in una nuova zona di Milano: San Siro. Con questo siamo a 9 diversi quartieri di Milano. Se vuoi vedere parte della hall of fame più lunga d’Italia ti invito a guardarlo (sono solo 10 minuti!)
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💡 Idee e tempo libero
Se hai Prime Video non perdere l’occasione di vedere Think Poetic, un documentario che racconta il progetto di street art QWERTY e le dinamiche del mondo underground di Roma
🕵️ Vita privata: “Hai 37 anni e non sai usare l’ombrello”
Se sei lettore storico della newsletter avrai notato che ho modificato leggermente il format: sono solito seguire le critiche costruttive che ricevo; ma la parte dei cazzi miei la lascio comunque perchè è l’unico spazio in cui ti parlo senza filtri.
Marzo è stato un mese principalmente di spese; ho acquistato due voli, i biglietti per Gigi D’Agostino, i biglietti per il Kappa Future Festival, abbonamento in palestra, visita dalla nutrizionista e delle nuove luci per migliorare le riprese in casa. Maledetto consumismo.
Però marzo è anche il mese del suo ritorno: la vespa. Ho già ripreso a muovermi in giro con il mio mezzo preferito, ma l’aria è ancora fredda e soprattutto sta piovendo a dirotto da diversi giorni (non che sia un male).
Ho terminato il progetto con ragazzi/e del liceo facendo due tour a Milano utilizzando un approccio nuovo, cercando di rispondere alle loro domande piuttosto che stare a raccontare la storia di ogni singola cosa che alla lunga può risultare noiosa (soprattutto per degli studenti che passano già ore ad ascoltare i professori).
Ho concluso un progetto televisivo veramente grande con delle riprese: non so se e quando questa cosa verrà pubblicata, ma diciamo che è un bel flexare 💪🏻.
Sto lavorando a dei nuovi video con dei format specifici che spero di poter condividere presto: consigli sui libri da leggere, storie su Banksy ed interviste in studio. Anticiparle nella newsletter mi sprona a portarle a termine, ma è davvero un lavoraccio e purtroppo passo ore a ragionare sul “ne vale la pena?”
Tra qualche serata, un date finito male (ma esageratamente divertente) e troppe birrette anche Marzo è terminato lasciando spazio ad Aprile, un mese che sarà molto impegnativo visto i viaggi che mi aspettano.
Non vedo l’ora di visitare Parigi e la mostra speciale di Invader, ma prima farò tappa a Catania: se hai consigli sono sempre ben accetti.
Potevo lasciarti senza una storia di disagio? Due sere fa c’è stato un diluvio devastante a Milano e questa cosa mi ha costretto ad utilizzare l’ombrello. Devi sapere che io non credo negli ombrelli. Sentirmi dire “ma tu l’ombrello lo sai usare? come lo stai tenendo?” mi ha fatto capire che ho dimenticato come si usa quell’aggeggio del diavolo. Tant’è che alla fine l’ho perso. Tempo di utilizzo totale: 10 minuti.
A presto, fatti sentire e come sempre se ha letto tutta la newsletter scrivimi su IG mandandomi l’emoji 🐖!
G
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Ma che figo Disagian in tivvu!!! Dove si vede? Sono troppo curiosa!!!