Anche la ribellione ha un prezzo 💸
La fine del 2024 ci fornisce un grande assist per il nuovo anno: la street art è al capolinea? Forse no, forse siamo davanti al punto di rottura e vedremo una nuova corrente prendere sempre più spazio
Bentrovato/a, io sono sempre disagian ed in questa newsletter troverai delle riflessioni su ciò che succede nel mondo dell’arte urbana, una raccolta di notizie, qualche consiglio ed un diario sul mese appena concluso. Supporta il progetto cliccando qui
🗣️ “Evoluzione o Involuzione?“
Mentre scrivo questo editoriale non ricordo quanti giorni sono passati da quando Banksy ha condiviso la sua ultima opera ed ho dovuto verificare: siamo arrivati al punto che una cosa successa 15 giorni fa viene così rapidamente dimenticata?
Ragionavo su questa opera poiché una cosa fondamentale è passata inosservata: non si tratta di un muro, ma di una commissione privata (di cui oggi non abbiamo informazioni).
Parliamo dell’opera: la figura della Madonna che allatta un bambino, a pochi giorni dal Natale, è evocativa e di grande impatto. Come sempre, però, l’artista di Bristol non ci propone un semplice ritratto, ma aggiunge dei dettagli che cercano in maniera profonda di raccontare una storia diversa dall’immagine rappresentata e che lasciano spazio alle nostre interpretazioni. Lo sfondo metallico, i chiodi e soprattutto la ruggine ci raccontano di un senso di abbandono e decadimento, ci fanno ragionare sul nostro futuro, sulla fine delle risorse fondamentali e sull’impossibilità di nutrire il prossimo.
Come sempre un’opera magnifica.
Io però continuo a rimuginare su un semplice fatto: perchè questa volta Banksy ha voluto renderci partecipi del fatto che si tratta di un’opera privata realizzata su commissione?
Forse siamo davanti ad un’importante svolta nel mondo della street art, una nuova direzione che porterà una forte scissione all’interno di questo mondo. Nel 2024 abbiamo visto il proliferarsi di mostre dedicate alla street art, soprattutto nella seconda parte dell’anno (ti basterà leggere i miei vecchi editoriali per avere un’idea) ed il motivo è chiaro: dopo anni di esperimenti e tentativi, oggi è stata trovata la giusta chiave di lettura per portare l’arte urbana all’interno delle gallerie e dei musei.
Oppure, più semplicemente, dopo anni di attività di marketing, la street art è entrata nell’immaginario comune come l’arte di tutti, ribelle, senza regole, che puoi vedere anche nel museo della tua città.
Ho deciso di chiamare questa cosa “branding del dissenso”
Quale è questa svolta?
La condivisione da parte di Banksy della sua opera può essere vista in due modi: l’accettazione ultima da parte dell’artista dell’attuale sistema dell’arte, oppure un endorsement ad un nuovo sistema, dove anche gli street artist non devono avere timore ad accettare commissioni private. Questo è sempre stato uno dei suoi obiettivo: essere pagato per esprimere le proprie idee.
Il passato ci insegna che le cose spesso si ripetono: dunque, come successo per il writing, anche all’interno della street art si intravede un importante bivio che porterà ad una scissione; da una parte avremo i puristi, spesso artisti storici, legati ai vecchi valori della street art, alla denuncia sociale e che continueranno a lavorare sui muri delle nostre città in silenzio, magari in anonimato ed illegalmente. Dall’altra avremo artisti affermati, che già da tempo realizzano commissioni private, e le nuove leve, che cresceranno con il mito di voler fare da grande gli/le “street artist”.
Non siamo obbligati a scegliere un lato, possiamo essere spettatori. L’importante è sempre osservare con rispetto e senza preconcetti.
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📹 YouTube
Finalmente è online il video dedicato alla mostra di OBEY presso la Fabbrica del Vapore di Milano. La mostra più grande di sempre in Europa dedicata a Shepar Fairey, uno dei più grandi artisti urbani viventi: se non lo hai ancora visto allora ti suggerisco di dedicarci 10 minuti, anche perchè troverai una piacevole sorpresa!
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💡 Idee e tempo libero
Finalmente posso ufficializzare che è online la quinta edizione di DISAGISMI URBANI - IL PODCAST, primo podcast dedicato a street art, graffiti writing ed arte urbana in Italia. Siamo arrivati all’episodio 50: se avrai modo di ascoltarli mi farebbe piacere ricevere un tuo feedback!
Grazie ad un amico ho scoperto questo interessantissimo docufilm che racconta la storia del Punk. Oggi quindi ti consiglio qualcosa di diverso dal solito. Se sei un appassionat* di musica, a prescindere dai tuoi gusti, dovresti prenderti del tempo per guardarlo poiché è davvero molto interessante!
🕵️ About Gian: “Non si può far sta vita per una vita”
In chiusura di anno voglio raccontarti quanto sia stato difficile il 2024 e lo faccio anche per ricordarmi che non posso, non devo e non voglio far sì che il 2025 sia uguale.
Premessa: ho un ruolo importante nell’azienda in cui lavoro. Quest’anno ho dovuto continuamente risolvere problemi e trovare soluzioni senza intaccare il budget. Questa cosa mi ha portato ad avere 3 esaurimenti nervosi, l’ultimo il 12 Dicembre. Non scendo nel dettaglio, ma è stato come avere la nuvola di Fantozzi in testa: appena riuscivo a risolvere i problemi da una parte, ne nascevano in un altro reparto (se non conosci la metafora: spiegazione).
Sono oltre 15 anni che porto avanti i miei progetti nel mondo del blogging e ne ho viste di persone dire che l’unico modo per andare avanti è mollare tutto; concetto che comprendo, ma che non condivido a pieno. Questo è stato, però, l’anno in cui effettivamente il mio lavoro ha influito negativamente sulla mia vita privata e sui miei progetti, tanto da portarmi ad avere un azzeramento della creatività.
Sto già lavorando per ritrovare i giusti equilibri e se non lo hai mai fatto, ti consiglio di farlo. Fermati un momento, traccia una linea, capisci cosa non va e cerca di apportare delle soluzioni.
Non ti lasciare cambiare dalla tua vita, trova il tempo e cambia la tua vita
Dicembre è il mese delle cene. Una cosa che da una parte è bella perchè rivedi le persone che non riesci a vedere durante l’anno, dall’altra è veramente uno smaronamento perchè rivedi le persone che non hai voglia di vedere. Un compromesso infinito tra il piacere di passare una serata con amic* ed il pensiero di spendere 50€ per la cena (Prezzo medio di una cena decente a Milano).
E’ stato anche il mese in cui finalmente sono riuscito a pubblicare i nuovi episodi del mio podcast (link sopra), realizzare nuovi editoriali video e persino terminare di montare e pubblicare il video di OBEY.
Soprattutto Dicembre è stato il mese in cui non ho fatto una serata e questa cosa mi solleva e turba allo stesso momento. Accontentandomi di uscire a cena o bere qualcosa con amici ed amiche, senza andare oltre (… rimanendo sempre in quello che posso raccontarti) è diminuita la mia FOMO, ma devo essere onesto: non è una vita che fa per me 🫤.
Come sempre se vuoi fare due chiacchiere ed approfondire qualcosa fatti sentire,
G.
🗞️ Al di fuori di disagian
OUT OF THE WALL | Ospite nell’episodio 06 con PONGO - Writing, street art ed arte contemporanea
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Spero che nel 2025 riuscirai a stare meglio e a trovare un equilibrio migliore, un abbraccio
Buon anno nuovo Gian! Speriamo che il 2025 sia l'anno in cui riusciremo a fare qualche progetto assieme (o, almeno, un viaggetto! 😉)